Nuova inchiesta in esclusiva a Cartabianca: Animal Equality svela l’orrore in un allevamento di maiali
Ieri sera a Cartabianca, programma in prima serata di Rai 3 condotto da Bianca Berlinguer, Animal Equality ha accompagnato una troupe del programma all’interno di un allevamento di suini nella provincia di Brescia che mostra le crudeltà inflitte nei confronti degli animali e l’incuria all’interno dello stabilimento.
Animal Equality ha mostrato alle telecamere di Cartabianca la drammatica realtà all’interno di un allevamento di suini, tra castrazione degli animali effettuata senza anestesia, taglio della coda, maialini abbandonati in stato di decomposizione avanzata, infestazioni di blatte, sporcizia e liquami all’interno delle recinzioni.
L’inchiesta rivela lo stato di degrado in cui sono costretti a vivere migliaia di maiali ogni giorno all’interno di un allevamento italiano che, come visibile dai codici presenti su uno degli animali in azienda, alleva suini appartenenti anche a un consorzio italiano, simbolo di qualità certificata per i consumatori.
I ritrovamenti all’interno dell’impianto tuttavia mostrano condizioni di grave negligenza nei confronti degli animali allevati, tra cui:
- Scrofe in gabbia, terrorizzate e costrette a vivere quasi la vita intera senza potersi muovere e senza poter creare un nido per i propri cuccioli;
- Cuccioli agonizzanti e abbandonati senza cure adeguate;
- Scrofe ferite e con piaghe da decubito;
- Suinetti morti abbandonati nelle gabbie;
- Presenza di muffe e sporcizia sul soffitto e sulle tubature che, come affermato anche da referti veterinari, possono creare problemi di respirazione negli animali;
- Infestazioni di blatte sui muri e sul pavimento dello stabilimento;
- Testicoli di suinetti recisi e lasciati abbandonati sul pavimento, all’interno delle gabbie e del mangime
- Un teschio di animale abbandonato nei box e due cadaveri di suinetti abbandonati nelle gabbie, uno in stato di decomposizione, l’altro mummificato;
- Recinzioni per l’ingrasso dei maiali allagate di liquami.
Pochissimi consumatori sanno che in tutti gli allevamenti di suini i maialini nascono all’interno di gabbie e che le madri sono costrette a passare la vita in queste strutture che negano tutti i loro bisogni più basilari di benessere animale.
In Italia inoltre la maggior parte dei maiali è costretta a subire mutilazioni routinarie senza anestesia, tra cui il taglio della coda.
La presenza dei testicoli recisi a terra, inoltre, indica che la pratica della castrazione è diffusa all’interno dell’allevamento. In Italia, la grande maggioranza dei suini maschi viene castrata senza anestesia provocando un dolore acuto e prolungato negli animali. La castrazione senza anestesia è attualmente vietata in Svizzera e in Norvegia ed è proibita dai maggiori schemi di certificazione inglesi.
Tutte queste condizioni sono lontanissime da una qualunque definizione di benessere animale e ancora una volta dimostrano quanto siano inadeguati i controlli e la certificazione degli allevamenti intensivi, luoghi terribili in cui gli animali sono sottoposti a infinite sofferenze senza che i consumatori siano consapevoli.
Da anni Animal Equality svolge investigazioni all’interno di allevamenti italiani e internazionali per mettere a nudo cosa accade davvero in questi luoghi. Grazie al lavoro del team investigativo, abbiamo denunciato per pubblicità ingannevole il Gruppo Bompieri, a seguito di un’indagine svolta in uno dei suoi allevamenti di maiali nel bresciano. Ma non solo, in Messico abbiamo di recente rivelato le mutilazioni routinarie e la castrazione che i maialini sono condannati a ricevere senza anestesia ogni giorno, una pratica legale anche in Italia come rivelato a Cartabianca.
Per fare in modo che gli animali sfruttati a scopo alimentare siano rispettati, è necessario continuare a mostrare al pubblico ciò che accade tra le mura degli allevamenti.
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