DENUNCIAMO LE CRUDELTÀ CONTRO GLI ANIMALI
Salviamo vite in tutto il mondo mostrando la verità.
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INVESTIGAZIONI IN PRIMO PIANO
LA CRUDELE SELEZIONE GENETICA DEI POLLI
Con un’inchiesta unica nel suo genere, attraverso il campionamento di polli prelevati in allevamenti italiani e con l’aiuto di veterinari, abbiamo dimostrato come i polli Broiler, frutto di una selezione operata dall’essere umano, siano geneticamente condannati a soffrire.
La selezione operata su questi animali li porta a crescere in brevissimo tempo, soprattutto nelle parti corporee con più ampia possibilità di vendita e richiesta sul mercato: petto e cosce.
Questa crescita spropositata però comporta problemi motori, di circolazione del sangue e di corretta respirazione, condannando i polli ad una vita di sofferenze.
Alla luce dei risultati emersi da questa inchiesta, abbiamo lanciato una petizione rivolta al Ministro per le Politiche Agricole e al Ministro per la Salute per chiedere di supportare a livello europeo la messa la bando delle razze a rapido accrescimento e abbiamo depositato presso la Commissione europea una denuncia contro i 27 Stati membri per le violazioni della normativa UE relativa all’allevamento di polli Broiler a rapido accrescimento.
ALLEVAMENTO DI MAIALI IN LOMBARDIA CON LA7
La grande menzogna è un’inchiesta frutto di un lungo lavoro svolto dal nostro coraggioso team investigativo: diversi sopralluoghi e una lunga attività di monitoraggio in un maxi allevamento di maiali in Lombardia hanno portato alla realizzazione, per la prima volta nella storia della nostra attività d’inchiesta, di una mini serie investigativa divisa in episodi, che abbiamo pubblicato nel corso di un anno.
In questo progetto abbiamo coinvolto anche l’emittente televisiva La7 che, con le sue telecamere, è entrata con noi nell’allevamento per mostrare in prima serata a centinaia di migliaia di persone qual è la reale condizione degli animali, oltre le menzogne che vengono raccontate, in questo allevamento.
Grazie a tutto questo lavoro abbiamo raccolto materiale a sufficienza per denunciare l’azienda presso le autorità competenti.
INCHIESTA IN UN MACELLO DI MAIALI NEL CREMONESE
A giugno 2021 abbiamo rilasciato un’inchiesta che mostrava scioccanti e ripetute violenze ai danni dei maiali all’interno del macello Zema, un’azienda cremonese che si occupa di macellazione e lavorazione di carni suine dal 1987, nonché una delle molte aziende che si vanta di rappresentare il Made in Italy sia in Italia che all’estero.
Degli oltre 800.000 suini allevati nel cremonese, circa 150.000 all’anno raggiungevano questo impianto di macellazione. Circa il 19% dei suini della provincia di Cremona erano quindi macellati in questa struttura.
A seguito dell’inchiesta, che per via della forza delle sue immagini ha scatenato grande indignazione, abbiamo presentato una denuncia nei confronti dell’impianto di macellazione Zema e la Procura di Cremona ha imputato il titolare del macello per maltrattamento di animali.
IL CRUDELE COMMERCIO DELLA CARNE DI CANE E GATTO IN CINA
Nonostante la decisione della Cina di smettere di classificare i cani come animali da allevamento, per questi animali nulla è davvero cambiato.
A dicembre 2020, grazie ai nostri investigatori e ai coraggiosi attivisti locali, abbiamo rilasciato una nuova inchiesta che rivela come il commercio di carne di cani e gatti in Cina non si sia mai fermato.
In alcune aree della Cina questi animali vengono ancora rapiti alle loro famiglie, picchiati con spranghe, rinchiusi in gabbia e macellati sulle bancarelle dei wet market per essere venduti ai clienti in cerca di carne fresca.
Stiamo chiedendo al Governo cinese di vietare in modo esplicito e totale il consumo e il commercio di carne di cani e gatti con una petizione che ha raccolto 700.000 firme.
NEI WET MARKET ASIATICI
Nella primavera del 2020 abbiamo rilasciato nuove scioccanti immagini raccolte dai nostri investigatori in Cina, Vietnam e India che rivelano l’orrore dei wet market, dove animali selvatici e non vengono venduti e brutalmente uccisi sul posto.
Questi mercati non sono solo crudeli, ma sono anche pericolosi per la salute pubblica. Infatti, il virus della SARS fece il salto di specie e passò all’uomo proprio in uno di questi mercati e i ricercatori credono che anche il COVID-19 possa aver avuto origine da un mercato umido.
Per tutti questi motivi abbiamo esortato le Nazioni Unite a visionare i nostri filmati e a bandire per sempre i wet market.
Allevamento inferno con il Tg2
Nel 2019 Animal Equality ha reso pubblica una nuova investigazione, realizzata in collaborazione con la redazione del Tg2, che mostra la reale condizione dei maiali allevati in Nord Italia, in particolare nella provincia di Brescia, una delle zone che punta maggiormente su questa industria raccontata da sempre come una “eccellenza del Made in Italy”.
Per quattro mesi, tra febbraio e aprile 2019, una squadra investigativa di Animal Equality è entrata insieme a Piergiorgio Giacovazzo, inviato e presentatore del Tg2, all’interno di un allevamento di maiali in provincia di Brescia.
Gli investigatori hanno trovato una situazione igienico-sanitaria preoccupante, con infestazioni di parassiti, insetti e topi, cadaveri di maiali abbandonati in decomposizione, animali morenti e agonizzanti nei corridoi esterni e scrofe in gabbia ferite e con piaghe da decubito. I proprietari dell’allevamento sono stati denunciati.
Nei macelli italiani
Animal Equality Italia ha rilasciato la più vasta serie di filmati girati all’interno dei macelli italiani. Si calcola che nel nostro paese, ogni anno, vengano macellati circa 700 milioni di animali, spesso in modo del tutto cruento. I nostri investigatori sotto copertura hanno raccolto materiale nei macelli di bovini, agnelli, polli e maiali nel corso di 7 anni di inchieste, documentando le reiterate crudeltà perpetrate sugli animali e il mancato rispetto delle seppur minime leggi che dovrebbero tutelarli.
La verità sulla mozzarella di bufala
Nel 2019 Animal Equality Italia ha realizzato il primo mini documentario mai realizzato sul sistema di produzione della mozzarella di bufala, considerata uno dei prodotti d’eccellenza del Made in Italy, esportato in tutto il mondo e venduto a caro prezzo proprio per le sue presunte qualità, non solo relative al prodotto finito, ma per tutta l’intera filiera produttiva. I nostri investigatori hanno mostrato al pubblico italiano e internazionale: bufale e bufalini morti abbandonati vicino ai compagni vivi, cadaveri coperti di feci e fango nel maldestro tentativo di essere nascosti, bufale costrette a vivere in condizioni inadeguate e terribili, con le zampe immerse nelle feci e nel fango fino alle ginocchia.
Vite in Gabbia
La nostra squadra investigativa in collaborazione con Piergiorgio Giacovazzo – inviato e presentatore del Tg2 – rilascia una nuova scioccante investigazione realizzata all’interno di uno stabilimento con centinaia di migliaia di galline allevate in gabbia per la produzione di uova. Gli animali sono costretti a vivere in spazi minuscoli in condizioni igienico sanitarie inaccettabili, tra cadaveri delle proprie compagne, topi, feci e sporcizia. L’allevamento è infestato dagli acari rossi, insetti che ricoprono ogni centimetro e che colpiscono anche uova e galline.
Pollo 100% italiano
I polli sono gli animali terrestri più sfruttati al mondo e quelli allevati in maggior numero. Animal Equality svela ancora una volta con un’inchiesta shock gli agghiaccianti retroscena dell’allevamento di polli in Italia, dall’incubatoio, passando per la cattura fino al macello. Questo è il pollo 100% italiano, e questo è quello che i grandi marchi non ti raccontano: una vita di continua sofferenza e di abusi.
Soffocare: la lenta agonia dei pesci italiani
L’inchiesta a largo delle coste sarde documenta la terribile agonia che i pesci sono costretti a subire a causa della pesca intensiva praticata con le reti a strascico.
La morte per mancanza di ossigeno di un pesce può avvenire anche dopo quindici minuti. In quei momenti interminabili gli animali si ritorcono su se stessi alla ricerca disperata di una via di fuga che purtroppo non troveranno mai. I pesci appartengono al mare e tu puoi scegliere di non contribuire più a questo dolore lasciando la sofferenza fuori dal tuo piatto.
Grida nel silenzio
Per la prima volta in Italia un investigatore sotto copertura è riuscito a filmare con una telecamera nascosta gli orribili atti di violenza e abuso inflitti ai maiali nel nostro paese.
Nel primo allevamento, situato in Piemonte e fornitore del Consorzio del Prosciutto di Parma, gli animali vengono lanciati in aria, presi a bastonate sul muso e mutilati brutalmente. Nel secondo allevamento, in Lombardia, le condizioni dell’allevamento sono così terribili che molti maiali muoiono di stenti e malattie ancor prima di arrivare al macello, lasciati agonizzare senza alcun soccorso.
INVESTIGAZIONI SOTTO COPERTURA
Le investigazioni sono lo strumento più potente che abbiamo per mostrare al pubblico il trattamento crudele e disumano che gli animali subiscono sistematicamente all’interno di allevamenti e macelli.
I nostri investigatori sotto copertura documentano e aiutano a porre fine agli orribili abusi sugli animali. Il loro lavoro – spesso in collaborazione con i media – contribuisce a incoraggiare i consumatori a compiere scelte più consapevoli ogni volta che decidono cosa mangiare. Le inchieste, inoltre, contribuiscono a convincere decisori politici e aziende a implementare cambiamenti significativi per gli animali.
UN IMPATTO GLOBALE
A partire dalla fondazione nel 2006, gli investigatori di Animal Equality hanno filmato all’interno di più di 800 strutture tra allevamenti e macelli, in 13 differenti paesi. I video che abbiamo raccolto hanno permesso di lanciare importanti campagne che hanno contribuito a cambiare il mondo per gli animali.
Molte delle nostre investigazioni sono state le prime nel loro genere a mostrare i segreti dell’industria agroalimentare. Nel 2008, Animal Equality ha fatto storia con la prima investigazione effettuata contemporaneamente in decine di macelli spagnoli.
Nel 2012 abbiamo pubblicato la prima inchiesta italiana: attraverso l’uso di tecnologie all’avanguardia e l’impiego di riprese subacquee abbiamo svelato la mattanza dei tonni di Carloforte.
Nel 2017 siamo stati la prima organizzazione in Italia a mostrare con un’inchiesta cosa accadeva all’interno di un macello, da allora abbiamo condotto diverse investigazioni che puntano i riflettori sulle crudeltà che avvengono all’interno di queste strutture, diventando l’organizzazione italiana con il più vasto lavoro di inchiesta nei macelli.
Sia in Messico che in Brasile, abbiamo condotto le prime indagini in assoluto sull’industria delle uova, contribuendo a innescare un acceso dibattito nel paese sul trattamento riservato agli animali.
MIGLIORARE LA VITA DEGLI ANIMALI
Le nostre investigazioni hanno contribuito a creare e migliorare la legislazione riguardante gli animali in diversi paesi. In seguito a una lunga investigazione, abbiamo contribuito a introdurre una legislazione presso il Senato messicano che trasforma in reato penale il maltrattamento degli animali allevati per la produzione di cibo.
Le inchieste sono inoltre uno strumento efficace per far chiudere le strutture che maltrattano brutalmente gli animali. A seguito delle indagini di Animal Equality, le autorità hanno ordinato la chiusura di un allevamento di foie gras in Spagna e di un allevamento di suini nel Regno Unito.
E alcune sentenze storiche verso lavoratori che avevano compiuto crudeltà sugli animali in Italia, Spagna e nel Regno Unito sono state emesse anche grazie al lavoro di indagine condotto dai nostri investigatori.
TECNICHE D'AVANGUARDIA
I nostri coraggiosi investigatori hanno una missione: mostrare le crudeltà inflitte agli animali e sono disposti a tutto per assicurare che agli animali indifesi sia data una voce.
Per documentare le scioccanti pratiche standard negli allevamenti gli investigatori agiscono sotto copertura.
Combinando la potenza dei social media con tecnologie avanzate, i nostri investigatori hanno trasmesso una diretta live con le riprese delle telecamere nascoste negli allevamenti intensivi. Sono andati sott’acqua per filmare la brutale uccisione dei tonni e hanno usato i droni per filmare l’impatto ambientale degli allevamenti intensivi in vari paesi europei.
Grazie all’uso delle telecamere a 360 gradi nel 2015, Animal Equality ha avviato un progetto pionieristico: iAnimal, che sfrutta l’uso della realtà virtuale per sensibilizzare le persone sulle terribili condizioni di vita degli animali negli allevamenti intensivi e nei macelli.
Con le nostre inchieste stiamo cambiando l’atteggiamento delle persone nei confronti degli animali sfruttati dall’industria alimentare.
Telecamere nascoste
Animal Equality utilizza tecnologie all’avanguardia per portare alla luce gli abusi che gli animali sono costretti a subire in tutto il mondo. Grazie all’utilizzo di queste tecnologie, abbiamo potuto dimostrare regolarmente come non esista la compassione nell’industria agroalimentare.
Riprese subacquee
Il nostro intrepido team di investigatori si è immerso sott’acqua per catturare immagini scioccanti di crudeltà. Questo sforzo è impegnativo, ma necessario, poiché i pesci sono tra gli animali più maltrattati del pianeta.
Il nostro lavoro subacqueo ha mostrato crudeltà come l’uccisione dei tonni in Italia, una delle prime indagini nel suo genere che è stata inserita anche nei documentari Cowspiracy e Dominion.
Realtà virtuale
Se la tecnologia fa passi avanti, noi la seguiamo. Ecco perché Animal Equality è stata pioniera nell’uso di telecamere di realtà virtuale a 360 gradi per filmare gli abusi sugli animali.
Animal Equality è stata la prima organizzazione a girare con telecamere in 360 e a rilasciare video in realtà virtuale offrendo agli spettatori una prospettiva unica e realistica all’interno di allevamenti e macelli.
Droni e riprese aeree
Animal Equality spicca – letteralmente – il volo per aiutare gli animali in tutto il mondo. Grazie all’utilizzo dei droni abbiamo filmato le vasche dei liquami e dimostrato così il massiccio inquinamento causato dagli allevamenti intensivi in Spagna e in Italia e abbiamo documentato le crudeltà che si nascondono dietro la più grande uccisione rituale del mondo in Nepal.
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