Notizia
Rimani aggiornato sulle ultime attività di Animal Equality

Animali macellati da coscienti e gonfiati con un compressore: orrore in un macello italiano

Nel periodo di maggior consumo di carne d’agnello, Animal Equality rilascia una serie di immagini riprese all’interno di un macello in cui è permessa la macellazione senza stordimento. Avviata petizione per chiedere cessazione deroga, maggiori controlli e pene più severe.
Dicembre 5, 2017 Aggiornato: Gennaio 20, 2025

Milano, 05/12/2017 – Animal Equality rende oggi pubblici alcuni filmati girati all’interno di un macello di ovini e caprini in provincia di Viterbo. Il macello in questione è una delle 200 strutture italiane in cui, su specifica deroga, è permesso macellare gli animali senza previo stordimento, una pratica crudele che ogni anno viene riservata a centinaia di migliaia di animali. 

Le immagini, ottenute tramite l’installazione di telecamere nascoste, mostrano come gli operatori infrangano sistematicamente la maggior parte delle prescrizioni igienico-sanitarie, nonché qualunque norma minima per la protezione degli animali, sottoponendo deliberatamente agnelli, pecore e capre ad atroci torture sia fisiche sia psicologiche.

Alcuni degli atti di crudeltà documentati nel video:

  • operatori che sgozzano in modo sistematico animali completamente coscienti
  • operatori che gonfiano con un compressore animali ancora vivi per separare la pelle dai muscoli
  • animali lasciati ad agonizzare per interi minuti 
  • operatori che prendono a calci gli animali senza motivo
  • operatori che strattonano gli animali per una sola zampa o per la coda, con il rischio di spezzargliela
  • operatori che lanciano bruscamente in aria agnelli e capretti, ammassandoli l’uno sull’altro
  • operatori che trascinano le capre afferrandole violentemente per le corna

 

La macellazione senza stordimento è ancor oggi permessa da un regolamento europeo (CE 1099/2009) che prevede una deroga allo stordimento per i metodi prescritti da riti religiosi. Risulta però evidente come i macelli a cui è concessa tale deroga tendano ad abusarne in modo scellerato, causando agli animali inutili e protratte sofferenze. 

Questo atteggiamento disumano è incentivato sia dall’assenza di controlli severi, sia dalla mancanza di conseguenze penali concrete per maltrattamento animale: al momento esistono solo sanzioni amministrative per chi viola le prescrizioni sulle procedure di macellazione, che nei casi più gravi prevedono una pena pecuniaria del tutto irrisoria di € 6.000.

 

Per questo, Animal Equality Italia lancia una petizione su scala nazionale rivolta al Parlamento italiano, in particolare ai Ministri Maurizio Martina e Beatrice Lorenzin, affinché siano introdotte al più presto norme incriminatrici per il maltrattamento degli animali durante le fasi di stordimento e abbattimento e perché venga rinforzato il sistema di controlli atti a identificare e denunciare qualunque forma di violazione.

La petizione domanda inoltre che venga abolita, in via graduale ma definitiva, qualunque forma di deroga allo stordimento, seguendo l’esempio di Stati membri come Svezia, Danimarca, Polonia e Belgio che già si sono impegnati in tal senso.

«Anche nei macelli che operano a norma, la paura e la sofferenza provate da un animale vanno oltre ogni immaginazione» dichiara Matteo Cupi, direttore esecutivo di Animal Equality Italia. «Se si vuole aiutare concretamente gli animali, è necessario evitare il consumo di carne o quantomeno ridurlo. Tuttavia, è inammissibile che in una società civile non esistano leggi che puniscano severamente chi tortura gli animali di proposito e senza alcuna necessità. È necessario sollecitare i decisori politici a prendere misure immediate e concrete, volte a prevenire le atrocità che avvengono ogni giorno nei mattatoi italiani.»

Nonostante il macello risulti chiuso da aprile 2015, Animal Equality sta collaborando insieme alla Procura e al Comando dei Carabinieri affinché i responsabili questi atti rispondano al più presto di fronte alla legge.

Non possiamo voltare le spalle a tutti quegli animali che, ad oggi, sono ancora prigionieri negli allevamenti. Queste sono misure urgenti e necessarie per ridurre le crudeltà commesse nei macelli ed alleviare la sofferenza di milioni di animali ogni anno. Per favore contribuisci ora con la tua firma su https://animalequality.it/campagna/stop-torture-macelli/



Ultime notizie
Marzo 11, 2025

A novembre 2024 abbiamo denunciato gravi violazioni delle norme a tutela degli animali  documentate dal nostro team investigativo all’interno di due allevamenti spagnoli vicino a Saragozza. A seguito della nostra denuncia, il Governo di Aragona ha avviato un procedimento sanzionatorio nei confronti dell’azienda proprietaria degli allevamenti, Agra Pur SL. Cosa…
Febbraio 12, 2025

L’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha pubblicato due pareri scientifici che denunciano un uso di pratiche crudeli nei macelli europei a danno dei cavalli uccisi per la loro carne. Cavalli maltrattati: la denuncia dell’agenzia europea Nei macelli europei, secondo la valutazione dell’Efsa, i cavalli subiscono dei maltrattamenti…
Febbraio 3, 2025

In Spagna, il governo delle Isole Baleari ha deciso di vietare i maxi allevamenti di galline usate per la produzione di uova. Quando il divieto diventerà effettivo riguarderà in particolare la costruzione di nuovi allevamenti con più di 160 mila animali. Grazie a questa decisione, migliaia di galline non verranno…