“Attraverso i loro occhi” è il titolo della potente investigazione condotta in uno stabilimento industriale incubatore di pulcini effettuata dall’organizzazione israeliana Anonymous for Animal Rights. Cosa cerca ogni neonato appena nasce? Sua madre. E’ il momento della vita in cui siamo tutti…

Questi dolci animali hanno avuto la fortuna di avere un destino diverso e ora vivono amati e protetti nei rifugi a loro dedicati. Quando entriamo in relazione con gli animali destinati all'industria alimentare, ci rendiamo conto che non sono così diversi dai nostri amati cani o gatti. Tutti loro condividono lo stesso desiderio di vivere, di essere accarezzati e curati da coloro che li amano.
La palmaria palmata (o dulse), che assomiglia ad una lattuga rossa, è un nuovo ceppo di alghe marine ricche di minerali e proteine, con un valore nutrizionale doppio rispetto al cavolo nero. Questa cresce già normalmente in natura lungo le coste del Pacifico e Atlantico e viene raccolta, essiccata e venduta come ingrediente di cottura o integratore alimentare.
Negli allevamenti intensivi, gli animali vivono quasi tutta la loro vita senza mai sentire il sole sulla pelle o camminare sull'erba. Passano invece mesi e mesi stipati dentro capannoni senza finestre, tra le loro feci e urine, delle quali respirano le esalazioni tossiche.

Uno studio ha esaminato i meccanismi psicologici che le persone utilizzano per risolvere il "paradosso carne", continuando a mangiare carne, nonostante un crescente numero di evidenze che dovrebbero indurle a fare il contrario. I ricercatori ritengono che, tra le varie tecniche,le persone utilizzano sempre più spesso una strategia che definisce il mangiare carne come Naturale, Normale, Necessario e Piacevole (Natural, Normal,Necessay e Nice in inglese).
E' stato dimostrato più volte che gli allevamenti intensivi, oltre che essere causa di crudeltà verso gli animali, sono dei luoghi sporchi e insalubri. Mentre la possibilità di ammalarsi è un rischio permanente per coloro che si nutrono di animali, ciò che è più preoccupante è che queste quattro malattie possono essere trasmesse anche alle persone che non mangiano gli animali o i loro derivati.

I gestori e i volontari del santuario erano entusiasti quando hanno visto arrivare il furgone che trasportava i maialini verso la loro nuova vita. A meno che una femmina non arrivi già gravida è rarissimo vedere dei cuccioli presso il santuario. E questa volta ne stavano arrivando ben 11!!!