Uccisione dei pulcini maschi: in 50.000 chiedono al governo lo stop di questa pratica crudele.
La petizione di Animal Equality per introdurre le tecnologie in-ovo sexing in Italia raggiunge le 50.000 firme, ora le Istituzioni ascoltino le voci dei cittadini.
L’uccisione dei pulcini di un giorno nell’industria delle uova rappresenta una delle questioni etiche più spinose nell’industria dell’allevamento, condannata dai veterinari, dagli attivisti della protezione animale, dai semplici cittadini e addirittura dagli stessi produttori di uova.
Ogni anno, infatti, sono circa 25 milioni i pulcini maschi che vengono uccisi, solo in Italia. Non potendo deporre uova i maschi sono considerati come degli scarti dall’industria e quindi uccisi appena nati all’interno degli incubatoi, triturati vivi o soffocati.
Proprio per fermare questa crudeltà lo scorso luglio abbiamo deciso di lanciare una importante petizione rivolta al Governo italiano per chiedere che vengano introdotte in Italia le tecnologie in-ovo sexing, tecnologie già esistenti che permettono di evitare questa inutile strage!
Oggi la petizione ha raggiunto un traguardo importante: sono infatti oltre 50.000 le persone che si sono unite ad Animal Equality per chiedere alle Istituzioni un impegno concreto che dia una svolta alla situazione e che finalmente eviti la brutale l’uccisione di milioni di animali ogni anno.
L’impegno delle aziende
In parallelo al lavoro istituzionale e di raccolta firme il dipartimento di sensibilizzazione aziendale ha portato avanti un costante lavoro con le aziende produttrici di uova nel nostro Paese ottenendo i primi importanti risultati concreti per i pulcini maschi.
Pochi giorni dopo il lancio della nostra campagna “Stop strage dei pulcini” Coop – la più grande catena di supermercati in Italia – ha pubblicato una dichiarazione sul proprio sito in cui si impegna a introdurre le tecnologie in-ovo sexing appena possibile, in modo da risparmiare la vita di milioni di pulcini maschi all’interno della propria filiera delle uova.
Quello di Coop è stato il primo impegno del genere in Italia, ma non di certo l’ultimo! Alcuni mesi fa, infatti, grazie al lavoro del dipartimento di sensibilizzazione aziendale anche Assoavi, l’associazione di categoria dei più grandi produttori di uova in Italia, ha dichiarato di impegnarsi a favorire l’introduzione delle tecnologie in-ovo sexing in Italia. Si tratta di un impegno storico che, una volta attuato, permetterà di risparmiare enormi sofferenze a circa 25 milioni di pulcini maschi, ogni anno.
Ora il Governo non stia a guardare
Le aziende produttrici di uova stanno iniziando a fare la loro parte per ridurre la sofferenza dei pulcini maschi e porre fine alla loro strage, una soluzione a questa sofferenza economicamente sostenibile, infatti, esiste e sono le tecnologie in-ovo sexing. Ora anche il Governo faccia la sua parte.
Con la nostra petizione chiediamo che il Governo italiano faccia quanto in suo potere per:
- Favorire l’introduzione di queste tecnologie nell’industria in Italia;
- Esprimersi pubblicamente a favore dell’introduzione di queste tecnologie nell’industria in Italia;
- Appoggiare i report e gli studi veterinari che consigliano l’introduzione di queste tecnologie, favorendone anche la circolazione tra le associazioni di categoria nel nostro Paese e promuovendo la conoscenza di queste importanti innovazioni tecnologiche;
- Sostenere le aziende e le associazioni di categoria che si dichiarano pubblicamente a favore dell’introduzione di queste tecnologie
È di pochi giorni fa la notizia che il governo tedesco ha approvato un decreto legge che spera di porre fine all’uccisione dei pulcini maschi entro il 2022, questa può essere una ulteriore spinta per le nostre istituzioni.
Oltre agli attivisti, anche i cittadini e i consumatori stanno chiedendo a gran voce che questa strage abbia fine. Mettere fine all’abbattimento sistematico dei pulcini maschi di un giorno, è un primo passo di civiltà fondamentale ed è ora che istituzioni e aziende lo facciano!
Aiutaci anche tu a chiedere alle istituzioni di schierarsi dalla parte dei pulcini maschi.